Storia
Grignano risale all’Età del Bronzo e attraversa le epoche etrusca e romana col nome di Castello di Vico (sono ancora visibili i resti del Ponte di Vico sulla strada che da Arezzo porta a Fiesole e Firenze).
A partire dal Medioevo, fu dapprima dimora dei Conti Guidi e, successivamente, proprietà personale di Caterina De Medici (1519-1589) la quale, in segno di riconoscimento nei confronti del suo confessore e banchiere di fiducia, il Vescovo Marchese Enrico Gondi, decise di omaggiarlo del possedimento della Tenuta di Grignano.
All'inizio degli anni '70, la Tenuta passa in mano alla famiglia Inghirami di Borgo Sansepolcro, uno dei nomi più noti e rappresentativi del tessile-moda italiana, che ne ha fatto una dinamica e storica azienda produttrice di vino e olio con 600 ettari di terreno, di cui 50 coltivati a vigneto, 200 a oliveto, 100 a seminativo e 250 a bosco. Nel 1999 la famiglia Inghirami ha acquistato la Fattoria Pievecchia ampliando l’estensione della Tenuta di Grignano.
Tommaso Inghirami oggi guida l'azienda con un team di professionisti collaboratori. La continua tensione all'innovazione tecnologica e al miglioramento qualitativo hanno spinto la famiglia Inghirami ad intraprendere dal 2018 un importante piano di investimenti in vigna, cantine e frantoio.
Da questa importante attività imprenditoriale nasceranno nel tempo nuovi vini biologici che saranno tra i protagonisti del cambiamento vitivinicolo territoriale della Valdisieve.